La scorsa settimana ho avuto l’opportunità di assistere all’incontro “finale” previsto nell’ambito dell’aggregazione delle Tre Terre. Gli interventi si sono succeduti come programmato: dapprima i sindaci (chi pro e chi contro), poi i Consiglieri di Stato (Gobbi e Bertoli), in seguito i rappresentanti dei sostenitori e dei contrari. Anche in quest’occasione – come succede sempre più sovente in questi ultimi anni – uno degli oppositori ha voluto “alzare i toni” con attacchi pesanti, per non dire insulti, accomunando politici non più in carica e funzionari della Sezione Enti Locali presenti e assenti. Purtroppo nel suo successivo intervento il capo del Dipartimento interessato, il ministro Gobbi, non ha speso una parola per difendere i funzionari da quell’attacco che si può definire perlomeno poco civile e che giudico particolarmente ingiusto, in quanto i dipendenti (della Sel come di qualunque altro ufficio statale) sono gli “esecutori” di quanto i politici decidono. Quindi se le critiche – ma non gli insulti! – ci possono stare, esse devono essere rivolte a chi ha operato le scelte e non a chi, per professione, le deve mettere in pratica.Se poi – come risulta dal sito ti.ch – a Locarno il ministro ha “incensato” i funzionari della Sel c’è da chiedersi come mai abbia taciuto a Verscio. Forse perché nelle Terre di Pedemonte l’attacco proveniva da qualcuno che gli sta partiticamente vicino?
LOREDANA SCHLEGEL,BELLINZONA
LOREDANA SCHLEGEL,BELLINZONA
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