martedì 6 settembre 2011

La Regione Ticino - 6 settembre 2011

Il dibattito

Un ente dinamico e attrattivo

di Lucia Galgiani Giovanelli, ‘Gruppo TreTerre l’unione fa la forza’

Tegna, Verscio, Cavigliano: le Tre Terre; un territorio ricco di storia, di tradizioni, di contatti e di relazioni inscindibili. I tre comuni, uniti già in passato da parecchi interessi, si trovano ora a dover decidere del proprio futuro: mantenere tre amministrazioni comunali o crearne una sola? Una prima consultazione popolare nel 2002 ha escluso questa possibilità… forse i tempi non erano maturi, forse il progetto non era sufficientemente accattivante o non si sono trovate le motivazioni giuste, fatto sta che il responso delle urne è stato negativo a Tegna e ha fatto naufragare il futuro comune. Ora, dopo una raccolta firme per avviare un nuovo studio aggregativo, il prossimo 25 settembre saremo chiamati di nuovo ad esprimerci.

Il nuovo studio propone un comune dinamico e attrattivo che saprà raccogliere la sfida del futuro, mantenendo le caratteristiche che fanno delle nostre Tre Terre un luogo estremamente attento ai bisogni dei cittadini, dove la dimensione umana ha il sopravvento su quella dei “non luoghi” dormitorio o di zone prettamente commerciali.

Chi si occupa seriamente e responsabilmente di cosa pubblica sa che il futuro è nel nuovo comune di Tre Terre. L’essere progettuali presuppone razionalizzare le risorse e dare ai cittadini tutti i servizi necessari per poter vivere nel proprio territorio: un comune di settecento anime o poco più non potrà mai riuscire a gestire e finanziare tutto ciò che il cittadino chiede: sicurezza, educazione, pianificazione, gestione delle risorse, imprenditoria, rifiuti, acqua, servizi sociali vari per malati e anziani, cultura, sport e tempo libero!

Votare sì il 25 settembre significa amare il nostro territorio, significa dargli un futuro, valorizzandone le specificità e garantendone l’autonomia.

Aggregarci significa mantenere la nostra identità e la nostra singolarità e non, come sostengono i detrattori, perdere le tradizioni e la cultura del nostro paesello! Siamo un’unica realtà con sfumature e peculiarità, magari leggermente diverse, ma con un comun denominatore che ne costituisce un valore aggiunto e non un ostacolo; mantenendo lo statu quo e quindi restando piccole entità, saremo, nell’immediato futuro, fagocitate da enti superiori senza avere nulla da dire! Chi dice no banalizza i problemi reali e non vuole trovare soluzioni condivise, adducendo a pretesti finanziari; rimanendo legato a modi di pensare e di concepire la vita estremamente limitati e ottusi! Il nuovo comune di Tre Terre avrà circa 2’600 abitanti, saremo comunque ancora una piccola realtà ma potremo guardare al futuro con maggiore fiducia e progettualità; potremo discutere e confrontarci sapendo di creare qualcosa per noi e di essere in grado di realizzarlo e gestirlo perché ne avremo la forza! Invito i cittadini responsabili, che amano queste bellissime Tre Terre e vogliono che anche i loro figli ci possano vivere da persone consapevoli di far parte di un luogo privilegiato, a votare sì il prossimo 25 settembre.

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