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Nascita del gruppo di sostegno
La campagna elettorale per le votazioni cantonali di aprile ha visto impegnati alcuni candidati al Gran Consiglio delle Tre Terre. La tematica comunale dell’aggregazione è stata brevemente sollevata durante un dibattito interpartitico con i candidati dei tre Comuni. Con un po’ di sorpresa, tutti gli aspiranti consiglieri si sono dimostrati favorevoli ad un’eventuale aggregazione tra Tegna, Verscio e Cavigliano. Ora, con la decisione del Consiglio di Stato di inizio giugno di procedere alla votazione consultiva per l’aggregazione il prossimo 25 settembre 2011, Francesco “Cick” Cavalli, Valentina De Bianchi e Lucia Galgiani Giovanelli, hanno deciso di costituire un gruppo di sostegno al progetto del nuovo Comune denominato “Tre Terre”.
Scopo
In supporto alle autorità istituzionali, il gruppo di sostegno con il motto “Tre Terre: l’unione fa la forza” vuole sensibilizzare la popolazione sull’importante e fondamentale votazione del 25 settembre 2011. Superando i tradizionali steccati partitici e campanilistici, il gruppo vuol essere un punto di riferimento per le cittadine e i cittadini che credono in questa aggregazione. Una sessantina di persone hanno già espresso il loro sostegno e si attendono nuove adesioni.
A quasi dieci anni dalla precedente votazione consultiva (2002), i Comuni di Tegna, Verscio e Cavigliano hanno la possibilità – forse l’ultima – di riscattarsi e diventare un nuovo ente locale forte, dinamico e concorrenziale. I Comuni che ci circondano diventano sempre più forti (vedi Centovalli, Locarno, Maggia,…) e le Tre Terre non possono stare a guardare ma devono appropriarsi del proprio futuro, unendo le forze per poter essere protagoniste attive nella regione.
Premesse
Dallo studio dell’Osservatorio della vita politica, pubblicato a febbraio 2011 sulla rivista Dati, “Le aggregazioni comunali vissute dai cittadini”, si è per la prima volta analizzato l’impatto di un’aggregazione sulla popolazione. L’inchiesta effettuata nei Comuni di Acquarossa, Lugano, Capriasca e Maggia rileva – come cita il testo – “un orientamento globalmente positivo da parte dei cittadini interessati (…) e una quota di insoddisfatti dappertutto inferiore al 20%, e in generale in linea con i risultati ufficiali delle votazioni consultive avvenute prima delle rispettive aggregazioni. In generale, l’analisi mostra che la soddisfazione nell’aggregazione è soprattutto associata con temi legati alla “performance” del Comune aggregato (efficienza, servizi, imposte, sviluppo economico) e agli aspetti politico-istituzionali (come il coinvolgimento e la fiducia dei cittadini), meno invece, salvo eccezioni, ai temi dell’identità e delle tradizioni locali”.
L’aggregazione di Tegna, Verscio e Cavigliano deve quindi avere l’obiettivo di superare la collaborazione, spesso difficoltosa, tra le tre entità attualmente separate, che convivono in un ristretto territorio, già oggi però legato in vari ambiti. Il solo scopo di una fusione tra Comuni non deve unicamente essere di ordine finanziario. La qualità di vita, l’utilizzo più razionale dei propri spazi e delle proprie risorse, una maggiore forza contrattuale sono invece alcuni dei punti prioritari di un’aggregazione.
La storia insegna
Da esattamente quarant’ anni Tegna, Verscio e Cavigliano hanno unito le forze in un’associazione nata proprio dalla condivisione di intenti della popolazione dei tre Comuni: gli Amici delle Tre Terre. Anticipando i progetti aggregativi (e il nome del futuro Comune), l’associazione propone svariate attività ai cittadini del Pedemonte, tra cui, ad esempio, una rivista semestrale molto apprezzata, la filodrammatica, conferenze e corsi di vario genere. Questa intesa, ormai collaudata e di successo, è uno dei risultati positivi di un’unione ideale culturale che funziona perfettamente da quarant’anni.
Il logo dell’Associazione Amici delle Tre Terre (vedi immagine in alto a destra), creato allora da Dante Fiscalini, ben rappresenta lo spirito di unione che i promotori si erano prefissati: creare un gruppo apartitico e aconfessionale, per parlare di temi comuni ai tre villaggi e “favorire i contatti umani fra gli abitanti per un migliore sviluppo sociale, culturale, ricreativo”.
L’unione fa la forza
Numerose sono poi le collaborazioni intercomunali già esistenti nei tre Comuni. Citiamo ad esempio il raggruppamento dei giovani calciatori, l’ufficio tecnico, la raccolta dei rifiuti, le parrocchie e – anche se solo parziale – il recente progetto con Pro Juventute. L’unione delle forze – in un territorio così ristretto come quello delle Tre Terre – è inevitabile. Comuni troppo piccoli non hanno la possibilità di proporre servizi efficienti e capillari. Tematiche come quelle relative ai giovani, agli anziani, ai trasporti, al tempo libero,… devono essere affrontate in un’ottica più vasta, intercomunale. L’aggregazione comporta quel passo inevitabile che già oggi ci porta a collaborare gli uni con gli altri. Il nuovo Comune di Tre Terre potrà così contare su una maggiore efficienza e una migliore progettualità per poter creare servizi funzionanti per la popolazione.
Le critiche al progetto aggregativo del Comune di Tre Terre saranno soprattutto dirette verso la questione finanziaria. Già in vista della precedente votazione consultiva del 2002, si è potuto assistere a manovre politiche di abbassamento del moltiplicatore d’imposta e questo segnatamente nel Comune di Tegna. Poi però Tegna, nel decennio successivo, non ha portato a termine nessun progetto a favore della popolazione e ora la scelta è tra l’immobilismo con il moltiplicatore basso, e un moltiplicatore al 90%, ma con servizi funzionanti ed efficaci a favore dei cittadini. In gioco vi è l’attrattività e la qualità di vita del Comune.
L’atteggiamento negativo assunto negli ultimi anni dal Municipio di Tegna, non più rappresentativo della popolazione, deve essere cambiato. Frenare progetti intercomunali come la ciclopista, le problematiche legate alle acque, il sostegno alle attività giovanili,… è controproducente. È ora di cambiare mentalità e proseguire unendo le forze.
In conclusione la realtà geografica, economica e sociale ci fa dire che “Tre Terre” esiste già e occorre solo metterci il suggello istituzionale. Diamo quindi fiducia al nuovo Comune Tre Terre, che con lo spirito giusto saprà utilizzare al meglio le risorse e garantire un’ottima qualità di vita anche alle generazioni future!
Agli interessati segnaliamo il nostro blog (http://treterre2011.blogspot.com/) aperto per continuare il dialogo anche sul web. Per aderire al gruppo scrivere un email a treterre2011@gmail.com segnalando nome, cognome e domicilio.
Per il gruppo di sostegno,
Francesco Cick Cavalli, Valentina De Bianchi, Lucia Galgiani Giovanelli
Non guardiamo esclusivamente la forza finanziaria degli attuali tre comuni oppure il contributo pecuniario del Cantone, ma occorre essere più aperti e propositivi e guardare con fiducia al futuro.
RispondiEliminaSiamo in una regione pregiata del Locarnese che con l'aggregazione diventerà sempre più attrattiva.
Amici, simpatizzanti nonché cittadini delle Tre Terre votate e fate votare per l'aggregazione.
Dante Fiscalini
(già vice sindaco di Cavigliano)